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#88

Pyramatrix /2

 

Copertina: Hellcat e Nottolone osservano un po’ sorpresi una giovanissima Patsy Walker sorridente (in effetti c’è qualcosa che non torna).

 

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Alla ricerca della potente gemma chiamata Pyramatrix, i nostri eroi si dividono in vari gruppi e si ritrovano in luoghi e situazioni diverse. Come già scritto precedentemente, Papa Hagg finisce confinato sulla Terra della realtà dalla quale proveniva e non riapparirà più (perlomeno non durante quest’avventura).

 

Il collezionista noto come Mister Little ha immediatamente trovato ciò che cercava, ovverosia per l’appunto il Pyramatrix. Peccato che insieme ad esso abbia pure trovato il suo collega Silas Mourner defunto e l’oggetto in mano a un mago che non sembra avere buone intenzioni, perlomeno nei suoi riguardi.

-Adesso il potente mago Xander ti mostrerà cosa è capace di fare!- annuncia difatti costui, rivolgendosi a lui in tono vagamente minaccioso.

-Un mago così borioso da arrivare a parlare di se stesso in terza persona risulta altamente ridicolo. Dico bene, signor Little?

A parlare è stata Morwen, la rediviva prima maga del caos, ospitata dal corpo della giovane Tess Black. Il movimento di Xander è fulmineo e la maga si ritrova scagliata a qualche metro di distanza. Però atterra in piedi e sembra non aver ricevuto particolari danni. Lo scontro probabilmente prosegue in modo avvincente ma Mister Little non è in grado di assistervi oltre, visto che di colpo si ritrova nell’appartamento di Cyrus Black con vicino il cadavere di Silas. Un metro più in là nota il corpo di Cyrus. Il vecchio mago è vivo ma privo di sensi.

-Cosa diavolo sta accadendo? Qualcosa mi dice che tutto ciò è opera di quella Morwen. Ma quali intenzioni avrà?- si chiede Abner Little.

E teme di conoscere la risposta.

 

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Avevamo lasciato Ian McNee e James Mandarin in un vicolo scarsamente illuminato. Davanti a loro è comparsa una ragazza dai lunghi capelli scuri e con gli occhiali. Ian sembra conoscerla. Altrimenti non esclamerebbe:

-Ma sei tu! Cosa ci fai qui?

-Che domanda è? Sono uscita a fare una camminata.

-In questo luogo?

-Perché? Cosa c’è di strano a camminare nel Greenwich Village?

Ciò che dice la ragazza coglie di sorpresa i due. Si guardano attorno. L’oscurità ha lasciato il posto a diverse luci accese e altre persone stanno tranquillamente passando di lì.

-Ci siamo spostati solamente di un centinaio di metri rispetto a dove eravamo.- nota Ian -Ecco, la casa di Cyrus è quella laggiù.

-Strano. Molto strano. Parecchio strano.- dice James mentre riflette toccandosi il mento con la mano destra.

-Io continuo la mia camminata, vi lascio ai vostri affari. Ciao Ian, non è stato un piacere rivederti.

-Aspetta, Zelma. Potresti esserci d’aiuto.

-Preferirei non farmi coinvolgere nuovamente nei tuoi casini.

-Posso chiedere come vi siete conosciuti?- chiede James, incuriositosi.

-No.- risponde seccamente la ragazza, mostrandosi un po’ infastidita.

-Lei si chiama Zelma Stanton e tempo fa è rimasta involontariamente vittima di un mio incantesimo. Anche se dire vittima è un po’ eccessivo.- risponde Ian per entrambi.

-Casomai riduttivo.

-E dai, molti darebbero chissà cosa per ottenere il potere che hai ottenuto tu.

-Sicuramente io non sono tra quelli. Preferivo continuare la mia vita tranquilla di prima.

-A proposito..

-Eccolo che cambia discorso.

-Ehm.. Dall’ultima volta che ci siamo visti hai trovato altri oggetti magici?

-Certamente. E li ho portati a chi ha saputo pagarmeli il dovuto.

-Ho capito. Vuoi davvero avere a che fare con me il meno possibile. E’ un vero peccato.

-E da quando tu invece avresti piacere di vedermi?

-Io mi riferivo agli oggetti magici. Sicuramente mi avrebbero fatto comodo.

-Immaginavo.

-Fermatevi un attimo.- li interrompe James -Non ci sto capendo niente.

-Devi sapere che il tuo amico- e dicendo così Zelma indica Ian -un giorno qui nei paraggi stava affrontando un demone o roba simile, non l’ho mai capito con certezza cosa fosse, e per sconfiggerlo gli ha lanciato contro un incantesimo senza prima assicurarsi che non ci fossero civili innocenti nei paraggi. Bel tipo di eroe che è!

-Guarda che alla vista del demone erano scappati tutti. Solo tu te ne sei rimasta ferma immobile seduta su quella panchina a leggere quel libro senza accorgerti di nulla.

-Perché quel libro era bellissimo. Scusami se ero concentrata nella lettura. Avresti ugualmente dovuto aspettare a lanciare l’incantesimo e tentare di avvisarmi prima.

-Se avessi aspettato ancora, adesso non sarei qui. E forse nemmeno tu.

Segue qualche attimo di silenzio.

-E quindi cosa è successo?- chiede James.

-Ho sconfitto il demone.- risponde Ian -C’è stata però una piccola esplosione mistica che evidentemente ha coinvolto Zelma. Sul momento sembrava che non ci fossero state conseguenze.

-A parte il fatto che il mio libro è finito a brandelli.

-Poi dopo un po’ di tempo mi viene a cercare e mi rivela che da quel giorno ogni tanto le capita di sentirsi strana e, ogni volta che questo accade, dopo qualche minuto si imbatte in qualche oggetto che non può evitare di prendere.

-Aspetta. Forse ho capito.- si illumina James.

-Pare proprio che abbia acquisito il potere di trovare involontariamente manufatti magici.- conclude Ian -Come sia accaduto non so spiegarlo e non so nemmeno dire se possa essere una sua qualità nascosta che quello che è accaduto quel giorno ha solamente portato alla luce.

-Ma è magnifico!

-Magnifico un beneamato cavolo!- protesta Zelma.

-Potresti aiutarci a trovare il Pyramatrix!

-Nemmeno se me lo chiedete in ginocchio. Tanti saluti a tutti e due.

La ragazza fa per andarsene ma si blocca di colpo.

-Lo sapevo. Accidenti. Ian, nella mia mente si è appena formata la visione di una piccola piramide.

-E’ lui!- esclama il mago chiamato in causa.

-Al momento non è qui.

-Però..

-Però tra un po’ non sarà più così.

La ragazza comincia a muoversi, seguita dai due maghi. Poi si ferma davanti a una casa.

-Ma qua c’è l’appartamento di Cyrus Black.- nota James -E’ il posto dove ci trovavamo poco fa.

-Bene, vuol dire che vi siete mossi per niente.

-Potrebbe voler dire che qualcuno degli altri è riuscito a trovarlo ed è tornato.- osserva Ian.

-Ad ogni modo il mio l’ho fatto. Adesso me ne vado veramente.-

-Grazie, Zelma.

-Di niente. Ti ho aiutato non volendo. Però uno di questi giorni potresti ugualmente offrirmi una cena. Il locale lo scelgo io.

Ian e James tornano nell’appartamento di Cyrus e vi trovano lui svenuto e Mister Little seduto vicino a un cadavere. Del Pyramatrix nessuna traccia.

-Spero vivamente che non ci abbia preso in giro.-  dice James -Vero che non ci ha preso in giro, Ian? Dopotutto siete amici, da quel che ho potuto vedere.

-Non so cosa pensare.

-Grazie per avermi rassicurato, eh.

 

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Nottolone (Kyle Richmond) ed Hellcat (Patricia Walker) stanno ancora percorrendo a piedi le strade di Centerville. La ragazza dai capelli rossi è sempre più di malumore.

-Se fosse la Centerville della mia adolescenza potrei anche provare nostalgia. Ma questa è la Centerville dei fumetti scritti da mia madre. Non riesco a sopportarla.

Le persone attorno guardano i due con curiosità ma evitano di fermarli e di far loro domande. E poi a un certo punto sono loro due stessi a fermarsi di propria volontà, quando notano in lontananza una giovane Patsy Walker. Insieme a lei c’è la sua migliore amica Hedy Wolfe e il suo fidanzato Buzz Baxter. Nottolone nota una smorfia di disappunto sulla faccia di Hellcat.

-Patsy, sei proprio sicura che ci troviamo in un mondo di fantasia e non nel tuo passato?

-Sicurissima.

-Quindi qualunque cosa facciamo non rischiamo di cambiare il tuo passato.

-Cosa hai in mente?

-Sai, forse comincio a comprendere perché siamo capitati qui. Soprattutto perché ci sei capitata tu. Se è come penso, abbiamo fatto male a dubitare di Morwen.

Vicino a loro un uomo sta scendendo dall’automobile che ha appena parcheggiato.

-Mi scusi, signore. Prendo la sua auto in prestito.- gli dice Kyle.

-Cosa? Vuole scherzare? Si tolga dal mio passaggio!

Kyle non ribatte. Si limita a colpirlo con un pugno e a stenderlo. Poi afferra le chiavi dell’autovettura.

-Vieni, Patsy, andiamo a fare un giro. Guidi tu.

Il veicolo viene messo in moto. Patsy sta per ingranare la prima ma si blocca di colpo.

-Kyle, io ho fatto quello che mi hai detto, ma non ho la più pallida idea di dove dovrei dirigermi. Viaggiamo a casaccio?

-Non ti viene proprio in mente niente su cosa potresti fare adesso?

-Niente. Ehi, perché stai sorridendo?

Kyle sta guardando in un punto preciso. Patsy si volta in quella direzione e vede i tre giovani di prima che si stanno sempre più avvicinando.

-Mi stai suggerendo forse di..

-Dipende da te. Non li hai mai veramente sopportati quei fumetti, no? Troverei il tutto normale, se tu volessi sfogarti un po’.

-Una sorta di liberazione.

-Puoi vederla così.

Le gomme stridono e fumano. La forte accelerazione coglie di sorpresa Kyle e pure Patsy stessa. In un batter d’occhio la macchina è sui tre giovani. Le cui espressioni facciali vanno dalla sorpresa all’incredulità. Sembrano proprio voler dire “non può accadere a noi, siamo i protagonisti!”.

-E invece è accaduto.- afferma Hellcat soddisfatta, dopo essere scesa dall’automobile.

Insieme a Nottolone osserva i tre corpi stesi a terra e oramai privi di vita.

-E adesso?- chiede.

-Adesso, senza più i protagonisti, il fumetto dovrebbe cessare di esistere.

I due si ritrovano nuovamente nell’appartamento di Cyrus Black.

-A quanto pare ci avevo visto giusto.

 

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Xander osserva Morwen. E’ finalmente riuscito a intrappolarla attraverso potentissime bande magiche che si stringono sempre più attorno al suo corpo.

-Hai forse qualcosa da dire al potentissimo Xander lo spietato, prima di perdere definitivamente lo scontro e non solo quello?

-Devo ammettere che sei veramente in gamba. Con l’aiuto del Pyramatrix sei decisamente pericoloso.

-Solo questo hai da dire? Non hai forse qualcosa da proporgli affinché egli ti risparmi la vita? Potresti diventare sua schiava, per esempio.

-No, grazie. Non sono tornata per diventare il valletto di qualcuno.

-Peccato. Per Xander è stato un onore affrontarti. Raramente egli si è così divertito durante uno scontro.

-Non posso dire lo stesso. Mi hai impegnata solo fino a un certo punto. Come dicevo prima, sei in gamba, ma contro me ci vuole decisamente di più.

-Cosa stai farneticando? Parli come se tu fossi la vincitrice dello scontro mentre invece è Xander che sta trionfando.

-Uffa. Basta parlare.

Le vesti di Morwen scompaiono e rimane solamente Tess Black con i suoi vestiti e in pieno possesso del suo corpo. Le bande che l’avvolgono si allentano, cadono al suolo e scompaiono.

Xander è così sorpreso da quello che è appena accaduto che non fa nemmeno in tempo a provare di evitare il calcio che la ragazza sferra in direzione del suo braccio. Il Pyramatrix vola lontano dai due. Morwen torna immediatamente in possesso del corpo di Tess e scaglia una potente magia contro Xander, che scompare gridando avvolto dalle fiamme.

“Non preoccuparti per lui, è sicuramente sopravvissuto. Forse. Però per un po’ di tempo non sentiremo più parlare di tale Xander.

“Non mi preoccupo per gente simile. Piuttosto, adesso puoi spiegarmi di preciso cosa è successo?

“Ovviamente ho riconosciuto la magia che ha usato contro di noi. Una volta rimasti imprigionati da quelle bande è impossibile liberarsi, poiché adattano il loro potere a quello dell’avversario. Questa loro caratteristica che le rende imbattibili però è stata allo stesso momento la ragione della nostra vittoria.

“Non capisco. Cedere il posto a me ha fatto sì che di conseguenza esse diventassero meno potenti, ma avrebbero dovuto comunque riuscire a stritolarmi.

“La differenza di potere tra me e te è molto elevata, così elevata che si è rivelata eccessiva per loro. Tutto questo calo di potere così repentino le ha mandate in tilt.

“Da non crederci.

“Ogni magia, pur potente che sia, ha un suo punto debole. Basta saperlo trovare. Magari con un po’ di fortuna.

“Insomma non eri sicura che la tua idea avrebbe funzionato.

“Chissà. Adesso torniamo indietro.” Conclude Morwen afferrando il Pyramatrix.

 

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Così Morwen riappare nell’appartamento di Cyrus Black, dove vi trova tutti gli alleati (compreso Cyrus che ha ripreso conoscenza). Eccetto Papa Hagg.

-Ah. Lui non tornerà.- risponde a Nottolone che gli ha fatto notare l’assenza.

-Quindi sai cosa gli è accaduto?

-Certamente. Ho fatto in modo che tornasse al suo mondo. Mi è bastato osservarlo per qualche secondo, quando ci siamo incontrati prima, per comprendere che è potente ma troppo instabile mentalmente. Così ho colto l’occasione per liberarci di lui. Sperando che non voglia tornare o che comunque non ci riesca.

-Purtroppo, per quello che lo conosco, non posso che confermare ciò che pensi di lui. Sai, confesso che all’inizio ho avuto qualche dubbio sulla tua condotta, temevo che volessi approfittare della situazione. Invece poi ho capito che, come l’altra volta [si riferisce ovviamente a quanto avvenuto nell’avventura contro Vera Gemini su Difensori MIT #86], hai solamente cercato di affrontare il nemico da sola per salvaguardarci. Mister Little ci ha parlato del mago che aveva preso possesso del Pyramatrix.

-In verità ho manomesso solamente il portale usato da Papa Hagg. Voi altri sareste potuti benissimo capitare dove ero io e avreste potuto aiutarmi contro Xander. Ma la magia per trovare il Pyramatrix funziona perfettamente solamente se uno desidera veramente e solamente avere quell’oggetto. Non so dove vi siete ritrovati ma i portali vi dovrebbero avere condotto dove volevate andare, magari anche inconsciamente.

“Quindi io volevo uccidere la me stessa dei fumetti scritti da mia madre?” si chiede Hellcat.

“Quindi io desideravo rivedere Zelma?” si chiede Ian McNee.

-Ma io non volevo assolutamente ritrovarmi dove sono finito, ne sono sicuro!- obietta James Mandarin.

-Allora può darsi che tu non desiderassi qualcosa di preciso quando hai attraversato il portale e ti sei ritrovato coinvolto in un desiderio altrui. Può capitare.

-Ah, ecco. Non sono più buono nemmeno ad avere desideri propri. Sigh!

-Bene, ora che abbiamo finito con le spiegazioni, c’è da decidere cosa farne di questo Pyramatrix. Chi deve tenerlo?- interviene Mister Little.

-Ovviamente noi!- afferma Adria la strega, appena comparsa dal nulla insieme a Kaecilius e a Demonicus (mica vi eravate dimenticati di questi tre, eh!).

 

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Il viaggio interdimensionale attraverso l’Infame Specchio di Gargadoria [cominciato sul precedente numero] dura solamente qualche attimo e Adria, Kaecilius e Demonicus si ritrovano di colpo in una stanza alla presenza di altre persone e soprattutto del Pyramatrix.

-Ovviamente noi!- dice quindi Adria, riconoscendo immediatamente il manufatto nelle mani dell’altra maga presente.

L’intimorito Demonicus invece più che la presenza del manufatto nota il numero dei nemici:

-Ma quanta gente dobbiamo affrontare? Posso tornarmene indietro?

Kaecilius non perde tempo e compie una magia d’attacco contro il più anziano dei rivali.

“Oggi non è proprio giornata.” pensa Cyrus Black prima di perdere nuovamente conoscenza.

Nottolone ed Hellcat vorrebbero intervenire nello scontro che avviene nella stanza ma a malapena riescono ad evitare di essere messi fuori gioco dalle entità e dagli oggetti che vengono evocati dai maghi. Il corpo di Demonicus viene pietrificato ma nella confusione non riescono a comprendere chi sia stato l’autore di tutto ciò. Ad un certo punto vedono il Pyramatrix volare per aria, evidentemente Morwen è stata colpita da qualcuno o qualcosa, e finire nelle mani di Mister Little che immediatamente cerca di darsi alla fuga. Hellcat prova ad inseguirlo ma la corsa del collezionista viene fermata prima che egli riesca ad uscire dalla stanza. Infatti ben due palle infuocate, scagliate simultaneamente da Morwen e da Adria, colpiscono in pieno il Pyramatrix, facendolo esplodere. Mister Little, ferito, si accascia sul pavimento ed è Hellcat a raccogliere le sue ultime parole:

-Quindi questa è veramente la fine per i Collezionisti. Non mi pento di niente, ho vissuto fino alla fine come volevo.

-E’ morto?- chiede Nottolone appena avvicinatosi.

-No. Ha solamente perso i sensi e non sembra nemmeno che abbia riportato ferite gravi.- risponde Hellcat.

-Veramente non ho nemmeno perso i sensi. Forse sono stato un po’ troppo melodrammatico..- fa notare con un filo di voce Mister Little.

Adria è veramente arrabbiata.

-Pensi di riuscire a fregarmi con così poco?- dice rivolgendosi a Morwen -Non può essere andato distrutto con due semplici palle infuocate. Dove lo stai nascondendo?

-Non lo sto nascondendo. E’ veramente accaduto ciò che hai visto. In ogni caso non sei nella posizione di minacciarmi.

Adria si prepara ad affrontarla, poi nota che Kaecilius è stato sconfitto dagli altri due maghi nemici. Così opta per una ingloriosa ritirata.

-E così è finita.- osserva Nottolone -Spero che tu lo abbia nascosto in un posto sicuro.

-Pure tu non mi credi? Prima ho detto la verità.- risponde Morwen -Il Pyramatrix non esiste più veramente.

-Posso dire che è stato fantastico?- dice un entusiasta James Mandarin -Non dovremmo separarci. Insieme possiamo fare grandi cose.

-Scusa se non condivido il tuo entusiasmo.- ribatte Ian McNee mentre si stiracchia -Io me ne torno al mio negozio di oggetti magici.

-Hai veramente un negozio pieno di oggetti magici?

-Certamente. Altrimenti non avrei detto che me ne tornavo al mio negozio di oggetti magici.

-Voglio vederlo. Vengo con te.

-Maledetta la mia boccaccia.

Così i due se ne vanno insieme (o meglio, Ian se ne va con James che lo insegue).

Mister Little e il cadavere di Silas Mourner vengono spediti da Morwen nella casa del secondo. Infine lasciano l’appartamento Hellcat e Nottolone.

-Anche se non lo fa apposta, quella Morwen è un po’ fastidiosa.- dice la prima al secondo -Si comporta un po’ troppo da deus ex machina.

-Comprendo quello che vuoi dire. E’ peggio del Dottor Strange. Speriamo di non dovercela mai trovare come nemica.

-Per un po’ non voglio avere più niente a che fare con la magia. Mi sento messa troppo in disparte.

-E di quello che è successo a Centerville cosa mi dici?

-Al momento non ho voglia di parlarne. Però posso anticiparti che mi sento meglio.

-Bene. E’ tutto quello che volevo sapere.

Nel frattempo Morwen ha fatto tornare normale il corpo di Demonicus e si rivolge a lui e a Kaecilius:

-Questo vecchio è un po’ troppo deboluccio.- e nel dire ciò getta un’occhiata allo svenuto Cyrus Black -Volete intraprendere la via della redenzione e diventare i miei umili servi?

-Assolutamente no.- risponde Kaecilius.

-Mi spiace ma sono già il servo fedele del Barone Mordo.- risponde Demonicus.

-Ho capito. Pazienza. Via, tornate da dove siete venuti, prima che cambi idea.

“Come mai li hai lasciati andare? Stai diventando davvero troppo buona.” chiede Tess.

 “Dici? A dire il vero li ho lasciati andare perché spero che prima o poi tornino per affrontarmi. Maghi simili non riusciranno mai a impensierirmi seriamente e ogni tanto ho voglia di divertirmi un po’.

“Ah, ecco.

 

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Note a margine di Gabriel Bres:

1) Il Pyramatrix ha fatto la sua unica comparsa nell’universo MUSA su Great Lakes Avengers Special #1 con data febbraio 2006;

2) Su MIT ho già fatto debuttare Zelma Stanton quasi un anno fa, precisamente su Squirrel Girl MIT #10. In quell’occasione faceva già sfoggio del suo potere e solo adesso sappiamo come lo ha ottenuto (ma già a quei tempi l’idea era quella).

3) In pura tradizione Difensori, il gruppo si raduna e si scioglie nel giro di una/due missioni. Stavolta c’è però in più il fatto che il nome Difensori non viene mai tirato fuori, né su questo numero né sul precedente.